Il Comune di Cosenza aderisce anche quest’anno alla “Notte dei Musei”, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per sabato 17 maggio, con l’apertura straordinaria del Museo dei Brettii e degli Enotri e della Casa delle Culture. Il Museo dei Brettii e degli Enotri sarà aperto dalle ore 20,00 a mezzanotte; la Casa delle Culture dalle 19,30 a mezzanotte.L’apertura straordinaria sarà l’occasione per i cittadini e i turisti di godere delle collezioni e delle esposizioni presenti nelle due strutture comunali al di fuori dei consueti orari di visita. Durante la notte dei Musei, sarà possibile visitare al Museo dei Brettii e degli Enotri le collezioni permanenti costituite dalla sezione archeologica, con i reperti provenienti prevalentemente dalla necropoli protostorica di Torre del Mordillo, nel territorio di Spezzano Albanese, dove nel 1888 furono scavate 230 tombe i cui reperti costituiscono il nucleo principale della collezione presente nella struttura. Accanto a questo nucleo, i visitatori potranno inoltre apprezzare gli oggetti delle età ellenistica e romana provenienti dalla necropoli brettia di località Moio e dai siti archeologici del centro storico di Cosenza: palazzo Sersale, vico S. Tommaso, Piazza Toscano e l’ex Seminario arcivescovile (attuale Biblioteca nazionale). Per chi non l’avesse ancora fatto, la Notte dei Musei sarà anche l’occasione per visitare la bella stele di marmo romana con iscrizione greca, tra le ultime acquisizioni del Museo, riportata a Cosenza da Reggio Calabria nel 2011 e reperto dalla storia affascinante e tra i più belli che il Museo ospita. Sarà visitabile anche la sezione risorgimentale che ospita documenti e cimeli attestanti l’impegno dei cosentini nella causa di unificazione del Regno, tra cui il primo tricolore di Cosenza, di proprietà del Comune di Cosenza, e la copia degli atti di morte dei fratelli Bandiera, che hanno legato il loro nome e la loro vita alla storia del risorgimento cosentino. Alla Casa delle Culture i visitatori potranno, invece, apprezzare la mostra permanente “Cosenza post-unitaria”, a cura di Roberto Bilotti, itinerario storico-cronologico, dalla metà dell’800 ai primi decenni del ‘900, che documenta le trasformazioni della città e quelle socio-economiche e culturali.