Grande affluenza di pubblico per la presentazione del Catalogo dell’Esposizione del Museo dei Brettii e degli Enotri di venerdi scorso nella sala conferenze dello stesso Museo. Tanti addetti ai lavori, ma anche molti fedeli utenti del Museo e cittadini curiosi di partecipare ad un importante evento per la Cultura della città.
Ad accogliere il pubblico e a fare gli onori di casa il direttore del Museo Maria Cerzoso, che ha presentato gli illustri ospiti intervenuti e seduti al tavolo dei relatori.
A rappresentare l’Amministrazione comunale l’Assessore all’Urbanistica e alle Politiche Giovanili Davide Bruno, che ha portato i saluti del Sindaco Mario Occhiuto trattenuto da altri impegni istituzionali, e che ha sottolineato l’importanza di dare il giusto risalto alla Cultura pur di fronte agli annosi problemi che interessano un’Amministrazione comunale.
Su questa scia l’intervento del Soprintendente ai Beni Archeologici della Calabria Simonetta Bonomi, che ha ribadito l’importanza della Cultura e quanto essa non possa essere ritenuta un lusso, ma un’esigenza er la crescita sociale della comunità. In questo contesto la Bonomi ha evidenziato l’eccezionalità della realizzazione di un’opera come quella del catalogo del Museo dei Brettii e degli Enotri, unico Museo civico calabrese ad avere come Direttore un archeologo. Ancora maggiore è l’importanza della pubblicazione del catalogo del Museo se si pensa che quello di Cosenza è l’unico museo calabrese a disporre di uno strumento del genere (a solo 5 anni dalla sua inaugurazione), occasione di approfondimento non solo del materiale esposto nella struttura culturale ma anche di riflessione sulle problematiche archeologiche della città di Cosenza. E a tal proposito il Soprintendente, nel ricordare la dott.ssa Silvana Luppino funzionario della Soprintendenza di recente scomparsa e che tanto ha fatto per la conoscenza dell’archeologia della città, ha auspicato una sempre maggiore collaborazione e sinergia tra la Soprintendenza Archeologica e l’Amministrazione comunale per il rilancio delle aree archeologiche del centro storico.
Ad entrare nel vivo della pubblicazione del catalogo e a metterne in evidenza gli elementi principali il prof. Marco Pacciarelli, docente di Preistoria e Protostoria Europea all’Università “Federico II” di Napoli e il prof. Maurizio Paoletti, docente di Archeologia Classica all’Università della Calabria. Il primo, nel complimentarsi con i curatori per il lavoro realizzato, ha sottolineato l’importanza della ricostruzione dei contesti fatta nel catalogo, con particolare riferimento alla necropoli di Torre del Mordillo, nucleo principale della collezione civica.
Approfondita e puntuale l’analisi del prof. Paoletti, che si è soffermato particolarmente sulla sezione classica del catalogo, sottolineando la storia travagliata del Museo, la cui collezione, sebbene di antica formazione, sia stata per molto tempo inaccessibile. Averne ricostruito le vicende e averne risistemato i contesti costituisce un’occasione di approfondimento su del materiale che è tra i più importanti della Calabria. Il prof. Paoletti si è anche soffermato sull’importanza di aver dato spazio, nel catalogo, a saggi sui siti archeologici di Cosenza e come questo possa essere un valido strumento anche per l’archeologia preventiva della città.
A concludere il dibattito, dopo un saluto del Direttore del Settore Cultura del Comune di Cosenza dott. Luigi Bilotto, che ha raccolto il testimone di un progetto già avviato dalla sua collega dott.ssa Giuliana Misasi, sono stati i due curatori del catalogo, Alessandro Vanzetti e Maria Cerzoso.
Alessandro Vanzetti, docente di Preistoria e Protostoria Europea all’Università “La Sapienza” di Roma, nel ricordare il Prof Renato Peroni che tanto auspicava un catalogo per il Museo di Cosenza, ha ribadito l’importanza di tale strumento per un Museo civico, mentre il Direttore del Museo, Maria Cerzoso, ha sottolineato il lavoro di squadra. Una squadra fatta di esperti nel settore, docenti universitari, funzionari della Soprintendenza e giovani professionisti, che sono stati chiamati a dare, ciascuno per le proprie competenze, il loro contributo, a sottolineare l’importanza dell’apertura del Museo verso le professionalità che il territorio offre.
Un’opera di 720 pagine, divisa in più sezioni, resa possibile grazie al finanziamento regionale nell’ambito dell’Avviso Pubblico per la Qualificazione e Valorizzazione del Sistema Museale regionale (POR Calabria), “un lavoro, questo del catalogo – ha detto la Cerzoso – che vuole essere il compimento di un ciclo iniziato con l’allestimento del Museo e con la sua apertura al pubblico 5 anni fa, ma che è anche punto di partenza per nuovi approfondimenti e nuovi studi”.
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